14 novembre 2009

MUSCHIO, VISCHIO, PUNGITOPO



Non c'è un vero presepe, anche se costruito con fantasia, se non si forma prima una base con del muschio, vero, freschissimo, molle, profumato, magari raccolto con le mani ifreddolite dal gelo, se prima di Natale ha già nevicato. Il muschio infatti cresce in luoghi umidi, sul terreno, sui sassi e sulla corteccia degli alberi. A seconda di dove cresce, assume colori diversi, che vanno dal verde chiaro al verde scuro.Un'altra pianta usata per abbellire il presepe è il pungitopo (ruscus aculeatus), con le sue belle bacche rosse che si può trovare nel sottobosco. E' una pianta cespugliosa sempreverde, resistente al freddo. Cresce in zone boschive fino agli 800 m. di altezza. Per questa pianta, assieme all'agrifoglio, il legame con riti e tradizioni pagane è evidente: gli antichi Romani li piantavano vicino alle case perchè pensavano tenessero lontani i malefici. In Inghilterra, Francia, Svizzera e Germania i contadini usavano appendere ramoscelli di queste piante per difendersi dalle streghe e nelle stalle per propiziare la fecondità degli animali. Come l'agrifoglio è considerato un portafortuna.
Altra usanza per le feste natalizie, è quella di appendere rametti di vischio (viscum album), agli usci delle case. Questa usanza ci giunge dai Celti, che consideravano il Vischio una pianta misteriosa donata dagli dei perchè non aveva radici e cresceva come parassita sul ramo di un'altra pianta. Favoleggiavano che nascesse là dove era caduta la folgore, simbolo di una discesa della divinità.

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