22 febbraio 2009

CARNEVALE RESIANO

Il Carnevale è una delle manifestazioni più importanti della Val Resia, festeggiato da tempo, nei diversi paesi della Valle. Sono giorni di allegria e divertimento a cui tutti partecipano, grandi e piccoli vestiti con le tipiche "Lipe bile Meskire", le maschere bianche tradizionali, le più belle e preziose o semplicemente come il "Babaz" con abiti vecchi e logori. Il Mercoledì delle Ceneri, dopo un adeguato e delirante processo, verrà bruciato in Piazza a San Giorgio il fantoccio chiamato "Babaz", indiscusso protagonista del Püst, che rappresenta tutti gli eccessi ed i bagordi di questo allegro periodo di follia e divertimento La sua triste fine tra le fiamme indica l'inizio del periodo quaresimale caratterizzato da digiuno e astinenza.

Dettagli sui vestiti

Te lipe bile meškire (le belle maschere bianche) sono maschere i cui vestiti sono composti da una o più gonne bianche ornate da merletti e nastri. Le gonne sono generalmente tre con le seguenti altezze: la più lunga arriva ai piedi, la seconda più corta arriva a metà polpaccio e la terza al ginocchio. Se è una può avere i pizzi e nastri che la fanno sembrare composta da tre gonne. La camicia è bianca e anch’essa può essere adornata da merletti o piegholine. Attorno alla gonna e sulla camicia ci sono dei nastri colorati e le scarpe sono chiare così come le calze.
Come copricapo le maschere si completano con un bel cappello alto adorno di fiori di carta colorata e piccoli sonagli. In mano le maschere possono avere fazzoletti e campanelli che suonano mentre ballano.
Generalmente sono le donne che si vestono così e, in passato, dovevano essere solo quelle giovani e non ancora sposate. Se sono gli uomini a portare questo costume l’elemento più evidente di differenza è rappresentato dal cappello più basso rispetto a quello femminile. Il nome della maschera maschile è maškarun. Queste maschere venivano confezionate per tempo dalle ragazze le cui famiglie avevano una certa disponibilità economica. Non tutti potevano permetterselo. (da www.resianet.org )



6 commenti:

  1. che particolare il vostro carnevale!!!!!!!!!!!
    sono da mia cugina e sono contentissima. ti sei vestita da qualcosa?
    ciao a giovedì
    ciaooooooooooo da caterina
    a presto

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  2. Ciao Caterina
    non mi sono .....travestita...
    Bacioni a giovedì

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  3. resiano carnevale as like as brazilian carnival, i guess no. but the resianos clothes is beautiful!

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  4. Hello! Thank you!
    Il Carnevale resiano ha origini molto antiche che rimandano alle popolazioni SLAVE, quindi non credo che ci sia una somiglianza col Carnevale brasiliano se non nei vestiti così colorati.
    Te lipe bile meškire sono maschere composte da una o più gonne bianche ornate da merletti e nastri. Le gonne sono generalmente tre con le seguenti altezze: la più lunga arriva ai piedi, la seconda più corta arriva a metà polpaccio e la terza al ginocchio. Se è una può avere i pizzi e nastri che la fanno sembrare composta da tre gonne. La camicia è bianca e anch’essa può essere adornata da merletti o piegholine. Attorno alla gonna e sulla camicia ci sono dei nastri colorati e le scarpe sono chiare così come le calze.
    Come copricapo le maschere si completano con un bel cappello alto adorno di fiori di carta colorata e piccoli sonagli. In mano le maschere possono avere fazzoletti e campanelli che suonano mentre ballano.
    Generalmente sono le donne che si vestono così e, in passato, dovevano essere solo quelle giovani e non ancora sposate. Se sono gli uomini a portare questo costume l’elemento più evidente di differenza è rappresentato dal cappello più basso rispetto a quello femminile. Il nome della maschera maschile è maškarun. Queste maschere venivano confezionate per tempo dalle ragazze le cui famiglie avevano una certa disponibilità economica. Non tutti potevano permetterselo. (da resianet.org)

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  5. Sono un pittore di Tarvisio Attisani vorrei saperequalcosa di piu' sul carnevaleresiano e in particolare su quel copricapo di fiori colorati ho eseguito diversi quadri su quel tema :i quadri sono visibilisul sito WWW.attisanifrancesco.it sono gia' tutti venduti a un collezionista di Stolvizza

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  6. Ciao! Le fonti che ho sono quelle esposte nel post precedente...in compenso la nuova foto può sicuramente ispirarti nella creazione di nuovi quadri. Complimenti e grazie per il messaggio.

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