23 settembre 2010

A RESIA LA BANDIERA VERDE DI LEGAMBIENTE

Friuli Venezia Giulia
BANDIERA VERDE
a: Comitato Spontaneo “No centralina Idroelettrica Resia_2 Ponte Rop”

Motivazioni:
per la grande passione e l’impegno, risultati vincenti, dimostrati per fermare un progetto che avrebbe compromesso uno degli ultimi fiumi naturali del Friuli
Descrizione:
La Val Resia, posta ai piedi del Monte Canin, ai confini con la Slovenia, è un’isola linguistica, conosciuta tra gli appassionati di tradizioni popolari e di musica etnica per il suo tipico carnevale e per le danze e le musiche eseguite con particolari violini (zitire). Il torrente Resia è il corso d’acqua che attraversa e caratterizza questo territorio, in buona parte compreso all’interno del Parco Naturale Regionale delle Prealpi Giulie. Quello che è uno dei più bei corsi d’acqua del Friuli, uno degli ultimi rimasti ancora allo stato naturale e su cui non insistono opere di derivazione a scopo idroelettrico - se si eccettua la presenza di una “storica” centralina che utilizza le acque di un suo affluente, il rio Barman – riveste una particolare importanza per un duplice aspetto. Da un lato, il valore intrinseco delle sue acque e della loro purezza, testimoniata dalla presenza di specie ittiche tutelate a livello europeo (trota marmorata, temolo, gambero d’acqua dolce, etc.); dall’altro, il significato che esso riveste per l’intera valle. È difficile, infatti, immaginare la Val Resia senza il suo fiume, l’elemento principale che, con le sue forme, il suo inconfondibile colore e la vegetazione che lo circonda, contraddistingue il paesaggio di questi luoghi. Quando, nello scorso inverno, un potente Consorzio Industriale (il COSINT di Tolmezzo) presentò un progetto per la captazione a scopo idroelettrico delle acque del fiume, allettando l’Amministrazione Comunale con la possibilità di ottenere un nuova entrata per il suo magro bilancio, in molti pensarono al peggio. La realizzazione della centrale idroelettrica, infatti, avrebbe ridotto in secca per gran parte dell’anno uno dei tratti più belli del fiume - a valle del Ponte Rop – classificato come geosito di interesse regionale e frequentato ogni estate da migliaia di persone: dati gli interessi coinvolti, la battaglia che si prospettava per gli amanti del fiume ricordava quella di Davide contro Golia. Se il progetto alla fine è stato ritirato e se il Consorzio Industriale ha dovuto ritornare sui suoi passi, è essenzialmente per merito dei cittadini della Valle, ed in particolare di moltissimi giovani, che si sono costituiti in Comitato, hanno organizzato incontri per informare la popolazione, hanno promosso assemblee pubbliche, hanno coinvolto esperti ed associazioni ambientaliste, raccogliendo migliaia di firme in calce ad una petizione che ha spinto anche l’Amministrazione Comunale a cambiare atteggiamento. Se il Resia, per ora, è salvo, e se si parla oggi di nuove iniziative per la valorizzazione del fiume in chiave di turismo sostenibile, il merito è soprattutto loro. Una vittoria che dà speranza e fiducia a tutti coloro che combattono in difesa dell’ambiente e del territorio montano. ( Dal sito di Legambiente)

05 settembre 2010

SPECIALE BILINGUISMO di Omar Costantini (giornalista)

Intervista al Sindaco di Resia, Sergio Chinese, sulla questione del bilinguismo.
L'intervista, tenuta da Omar Costantini, è del 27 agosto 2010 ed è andata in onda la sera stessa su Tele Pordenone e Video Regione.

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