30 giugno 2010

FESTA ALPINA IN SELLA SAGATA

Domenica 4 Luglio 2010
Programma come da locandina (vedi sotto)


28 giugno 2010

RISULTATI DEL PROGETTO "PARCO GENETICO DEL FVG"

Sul Sito del Comune di Resia a questo link
http://www.comune.resia.ud.it/Parco-Genetico-del-Friuli-Vene.2841.0.html

troverete i risultati del Progetto "Parco genetico del Friuli Venezia Giulia" realizzato dal Centro di Biomedicina Molecolare (CBM), dall'I.R.C.C.S. "Burlo Garofolo"di Trieste, unitamente all'Università degli Studi di Trieste, al Centro Studi Fegato, all'Università degli Studi di Udine e all'ASL, con la collaborazione di diversi comuni.

Alla pagina dedicata ai Resiani troverete la La struttura del genoma dei Resiani, il genoma di Resia, e....."Ciò che è stato scoperto su Resia:
  • E’ una popolazione molto omogenea
  • Probabilmente fondata da un piccolissimo numero di fondatori
  • Pur potendo, con indagini specifiche, individuare le popolazioni fondatrici, e’ di particolare interesse il fatto che la “deriva genica” connessa al lungo isolamento ha reso i Resiani diversi dalle popolazioni iniziali
  • I Resiani sono solo “Resiani "
Conferenza stampa finale clicca qui

Giovedì 1° luglio 2010, alle ore 17.00, presso l'Auditorium della Regione Friuli Venezia Giulia in Via Sabbadini a Udine, verranno presentati i risultati del progetto di studio denominato "Parco Genetico del Friuli Venezia Giulia".
Tutti i cittadini sono invitati.

26 giugno 2010

SELLA CARNIZZA (1077 m) - Val Resia

Contemporaneamente alla presenza di un lago in Val Resia (alla fine della grande glaciazione), anche dal Monte Zaiavor (1815 m.) scendeva un piccolo ghiacciaio fino all'altezza dell' attuale chiesetta di Sant' Anna a Carnizza, dove ancora oggi si possono ammirare due lunghi circhi morenici formati dai detriti deposti in corrispondenza del fronte glaciale. Il secondo, quello più interno, è quasi intatto perchè non è stato interessato dall'erosione fluviale. Rappresenta perciò, una rarità nel quadro evolutivo generale, dove forme di questo genere vengono rapidamente alterate o addirittura cancellate completamente.

Nella foto si può vedere come sono oggi i declivi della conca, ricoperti da vegetazione e da boschi.
Tratto da "Dove l'acqua disegna la terra" - Parco delle Prealpi Giulie

24 giugno 2010

PRESENTAZIONE DEL PROGETTO "PARCO GENETICO DEL F.V.G"

La presentazione del progetto “Parco Genetico del Friuli Venezia Giulia” avverrà giovedì 1° luglio 2010 alle ore 17.00 presso l'Auditorium del palazzo della Regione Friuli-Venezia Giulia in via Sabbadini 31 a Udine.

Il progetto ha previsto lo studio genetico degli abitanti di sei paesi della regione, rimasti isolati per molto tempo per motivi geografici, storici e/o linguistico-culturali.
Dal sito www.valresia.it

22 giugno 2010

IL FONTANONE

















La sorgente più importante e suggestiva che sgorga dal Monte Musi è il Fontanone Barman. L'acqua esce da diverse risorgive e sulle pareti verticali di roccia che si chiudono a semicerchio, come un pozzo, si formano una serie di fragorose cascate, con un salto complessivo di 70 m. Le acque cristalline vanno a formare un laghetto blu, scavato nella roccia, che offre alla vista un bellissimo spettacolo. Da qui nasce il Rio Barman.
Poco sopra il Fontanone si trova la grotta dell'Uragano formata da una lunghissima galleria con diversi tratti che formano dei sifoni, cioè condotti sotterranei piegati a gomito, con la punta verso l'alto.

20 giugno 2010

IDENTITA' FRIULANA E COMUNITA' RESIANA



Epolis/ Dalla parte del Friuli

Giovedì 17 giugno 2010

L’identità friulana è formata dall’esistenza di più culture lingue e comunità che da secoli vivono pacificamente nel territorio compreso tra le Alpi e il mare, in uno spirito di pacifica convivenza. Una di queste è costituita dalla comunità resiana che da millecinquecento anni vive in una bellissima valle, provenendo come tutte le comunità slave dall’Europa orientale. Nei secoli ha elaborato una sua cultura e una sua lingua e un insieme di legami che si rivolgono soprattutto verso la Canale del Ferro e la pianura friulana. Essa si sente solo resiana, rifiutando di essere assimilata alle comunità slovene che si sono raccolte intorno a Lubiana prima, e nell’ambito della Repubblica slovena dopo.
Dal punto di vista linguistico ha conservato i tratti delle antiche parlate slave che si parlavano prima della formazione delle moderne lingua slave meridionali (sloveno, croato, serbo) e occidentali (ceco, polacco, slovacco). Dal punto di vista delle origini, la storia dimostra che quella valle era abitata da tribù celtiche (come dimostrala toponomastica, vedasi Oseacco) e recentissime ricerche scientifiche dimostrano l’assoluta originalità del patrimonio genetico della popolazione resiana, il che dimostra come le tribù slave che l’anno occupata circa millecinquecento anni fa si sono soprapposte a più antichi gruppi etnici disconosciuta origine. Ma quale che sia l’originalità del patrimonio linguistico, culturale e genetico della popolazione resiana, ciò che importa è quanto la gente pensa e sente. La stragrande maggioranza dei resiani si sente sì slava, ma non slovena. Ritiene di appartenere alla comunità friulana, di cui quasi tutti parlano o capiscono la lingua, pur rimanendo fedeli alla propria espressione linguistica. Non intende farsi omologare con la comunità nazionale slovena. Vanno pertanto respinti i tentativi delle organizzazioni slovene italiane di considerare sloveni i resiani, vannorifiutati gli sforzi sostenuti da una notevole dovizia di risorse finanziariedi origine statale, regionale e slovena per giungere alla slovenizzazione della Valle di Resia. I resiani intendono rimanere tali, e non si faranno influenzare dagli attacchi che l’integralismo sloveno lancia periodicamente contro i resiani e i loro rappresentanti. La recente elezione a sindaco di un convinto sostenitore dell’autonomia e dell’identità resiana come Sergio Chinese,attaccato proprio in questi giorni dagli integralisti sloveni, lo dimostra.

Alberto Siega

Consigliere dell’Associazione per l’Autonomia del Friuli
“Identità e Innovazione”
Dal sito www.valresia.splinder.com

17 giugno 2010

AI PRIMORDI.......UN BEL LAGO

Le cime e le vette del Monte Musi
Leggendo un opuscolo dell' Ente Parco sulla Val Resia, mi ha particolarmente colpito il fatto che nella nostra bellissima valle, dopo l'ultima glaciazione, esistesse un lago. Riporto qui di seguito alcuni passi del testo:"Il versante nord della catena del Musi è caratterizzato da valli di origine glaciale (la valle del Rio Nero e quella del Rio Barman), che conservano quasi intatta l'antica morfologia costitutita da un fondovalle piatto delimitato da pareti ripide e lisciate. Anche dopo la fine dell'ultima glaciazione, da queste valli i ghiacciai continuarono a scivolare verso il basso, raggiungendo il corso del Torrente Resia fino a sbarrarlo. Si formò così un lago i cui resti sono documentati dagli affioramenti di limo e argilla, tipici sedimenti lasciati da un lago.
E' difficile immaginarsi lo spettacolo che doveva offrire un ghiacciaio che si tuffava nella limpida acqua di un lago! Ora questo lago non esiste più perchè è stato riempito dai depositi lasciati dal lago stesso e da detriti e ghiaie trascinate dai fiumi. Al suo posto c'è una piana caratterizzata dai numerosi terrazzi che movimentano il paesaggio della parte centrale del corso del Torrente Resia. L'antico fronte glaciale è riconoscibile per i massi calcarei che affiorano fra le località di Prato/Ravanza e San Giorgio/Bila e che, sul greto del Torrente Resia, costitutiscono un ambiente straordinariamente vario, ricco di profonde pozze d'acqua purissima alternate a cascatelle.

(foto presa dal web)


Mi piace volare con la fantasia e immaginare come le vette dei nostri monti si specchiassero in questo bellissimo lago.

Testo tratto da: Il Parco delle Prealpi Giulie "Dove l'acqua disegna la terra"

15 giugno 2010